
Come ogni anno, l’arrivo del freddo combacia con l’avvio della stagione termica, tradizionalmente racchiusa tra il 15 ottobre e il 15 aprile. Questa si riferisce al periodo in cui è possibile accendere gli impianti di riscaldamento nelle abitazioni su tutto il territorio nazionale ed è regolata da una serie di misure che variano a seconda della zona di riferimento, ciascuna caratterizzata da tipiche condizioni climatiche.
Nel 2022, a causa della crisi causata dal conflitto russo-ucraino, il Governo italiano aveva adottato provvedimenti straordinari per limitare i consumi di gas e contrastarne l’aumento del prezzo, riducendo di 15 giorni complessivi l’intervallo della stagione termica così come le ore massime giornaliere consentite per l’accensione degli impianti.
Per il 2023 – 2024 tornano a valere le norme già previste prima della stretta ai consumi dello scorso anno, salvo per quei comuni in cui i sindaci hanno firmato ordinanze ad hoc (come ad esempio a Milano con l’ordinananza sindacale n. 65 del 05.10.2023).
Vediamo insieme cosa prevede la legge, a partire dalle zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.
Riscaldamento 2023: le zone climatiche in Italia
L’Italia è suddivisa in 6 zone climatiche, disciplinate con Il Decreto DPR 412/1993 del 26 agosto 1993. Per collocare una località in una di queste fasce si fa riferimento al grado giorno, un coefficiente che misura la differenza tra la media della temperatura tra ambienti interni ed esterni.
Quanto più è alto il valore dei gradi giorno rilevati, tanto più i territori coinvolti sono caratterizzati da basse temperature e i provvedimenti a cui sono sottoposti sono meno stringenti o addirittura assenti (ad esempio, per i comuni “freddi” della Zona F non sono previste limitazioni).
Ecco come sono suddivise le zone climatiche individuate in Italia:
- Zona A: comuni con gradi giorno inferiori a 600 (Lampedusa e Porto Empedocle)
- Zona B: comuni con gradi giorno tra 601 e 900 (es. Palermo)
- Zona C: comuni con gradi giorno tra 901 e 1.400 (es. Napoli)
- Zona D: comuni con gradi giorno tra 1.401 e 2.100 (es. Roma)
- Zona E: comuni con gradi giorno tra 2.101 e 3.000 (es. Milano)
- Zona F: comuni con gradi giorno superiori a 3.001 (es. Cuneo e aree alpine)
Consulta l’Allegato A per sapere di quale fascia fa parte il tuo comune (documento fonte ENEA).
Riscaldamento 2023: le regole da seguire zona per zona
Qui sono indicate le regole da seguire in linea generale:
Zona climatica | Date accensione – spegnimento | Ore giornaliere (max) |
---|---|---|
A | 1 dicembre – 15 marzo | 6 |
B | 1 dicembre – 31 marzo | 8 |
C | 15 novembre – 31 marzo | 10 |
D | 1 novembre – 15 aprile | 12 |
E | 15 ottobre – 15 aprile | 14 |
F | nessun limite | nessun limite |
La temperatura massima prevista è di 20°C (+ 2°C di tolleranza) per tutti gli edifici (sia uffici pubblici e privati che nelle case), che scende a a 18°C (+ 2°C di tolleranza) per quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili.