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    Settembre, il tuo nuovo inizio green

    Settembre, aria di nuovo inizio. Fate parte di quelle persone che vivono settembre come l’inizio di un nuovo periodo? Io si.

    Si torna dalle vacanze, si rientra a scuola e al lavoro, si riprendono i ritmi. Ci si iscrive in palestra, ci si mette a dieta, si fanno promesse che sappiamo già che non verranno mantenute. Eccomi qui allora a proporvi, più che una promessa, una richiesta di impegno.

    Quello di iniziare questo “nuovo periodo” con una marcia green in più.

    Parliamo di scrivere

    Cancelleria, chi non la ama? Iniziare a scrivere la lista del “to do” su un’agenda o un quaderno intonso, dà quel che di solenne, che ci serve a rispettare gli impegni e le incombenze che stiamo scrivendo. Ci fa scendere a patti con noi stessi. Purtroppo, il mondo delle penne e dei quaderni è ancora agganciato alla plastica in maniera tremenda.

    Ecco allora i miei soliti consigli per acquisti consapevoli, green e super cool.

    Quaderni, appunti, fogli

    Mi sembra superfluo dire che i fogli si utilizzano su entrambi i lati, ma si sa mai. Lo è altrettanto dire di non stampare ciò che non è necessario. Per i tuoi appunti più importanti, le tue idee e i tuoi concetti scegli un quaderno con carta riciclata. Online se ne trovano tantissimi, per tutti i gusti.

    Pigna ha una linea di quaderni in carta riciclata davvero carina, si chiama Nature Flowers. La trovate sul loro sito e in tutte le cartolerie. La digitalizzazione, sia nel campo dell’istruzione che in quello lavorativo, ha rischiato di mandare la carta sul lastrico. Ecologicamente potrebbe anche avere senso, ma il piacere della penna che scorre sulla carta, se ami scrivere, è impagabile. Ecco perché scegliere un quaderno che pensi all’ambiente intorno a te. Se poi è anche eco-cool, meglio no? 

    Carta riciclata

    Caro vecchio inchiostro…

    Che tu sia un patito del PC e della presa appunti in digitale, ci saranno occasioni in cui la penna tornerà sempre utile. Il vero problema delle penne è che sono un ricettacolo di plastica monouso, che troppo spesso viene perso (o peggio, abbandonato) in giro.

    Sapevi che le penne, insieme agli spazzolini da denti, sono uno dei rifiuti più trovati sui litorali marittimi?

    Ecco allora tornare in voga la penna stilografica, con il buon vecchio inchiostro. Una buona penna stilografica (no, non esiste solo la Montblanc) è un acquisto durevole, consapevole e rispettoso dell’ambiente. Se il rumore del pennino sulla carta ti fa venire la pelle d’oca (credimi, succede a tante persone) ti servirà un’alternativa. Ecco allora entrare in gioco le penne BIC. Intramontabili, comode e alla portata di tutti.

    La linea ECOlutions di BIC è acquistabile ovunque, ti consiglio però di valutare l’acquisto di 60 pezzi a 12€. Limiterai così l’imballaggio, e sarai a posto per un bel po’ di tempo.

    Penna stilografica

    Matita, legno e grafite

    Logicamente ci verrebbe da pensare che una matita a mine ricaricabili sia una scelta ecologica, in quanto durevole nel tempo. In effetti è così, ma non del tutto. Qui entra in gioco la nostra personalità, il nostro ordine.

    Se sei una persona che non perde mai niente, che una volta infilata nell’astuccio o nella borsa, sa che quella sarà la sua matita per gli anni a venire allora si, ben venga quella a mine ricaricabili.

    È vero, è plastica. Ma ne trovi molte di plastica riciclata, e se a tua volta la riciclerai quando avrà finito la sua era, la produzione di rifiuti per questa scelta sarà prossima allo zero.

    Se, invece, fai parte del team perdotuttosempre (benvenuto), la scelta dovrà ricadere su una matita classica. Prediligi le matite in cartone riciclato, piuttosto del legno. Questo perché il legno utilizzato per le matite è spesso un legno vergine, quindi tolto da un albero per confezionare il tuo strumento. Purtroppo, il legno di riciclo, spesso non reggerebbe la tensione esercitata dalla mano sulla matita.

    La scelta di una matita in cartone è green e responsabile. La scelta più ecologica di tutte è non comprarla, se non ti è necessaria. La matita difficilmente è fondamentale, salvo in alcuni lavori, quindi ragiona sul tuo acquisto. Anche se parliamo di un oggetto molto piccolo, è proprio da questi pensieri che inizia il percorso verso gli acquisti responsabili.

    Evidenziami

    Passione degli studenti, gli evidenziatori ci ricordano da sempre che, quella cosa, è più importante delle altre. Quando andavo a scuola ne avevo mille, evidenziavo tutto. I miei libri erano arcobaleni di colori fluo. Dismessa la voglia di studiare (ma non la passione per il fluo) mi sono resa conto, anche solo sentendone l’odore, che la chimicità degli evidenziatori non poteva portare a niente di buono.

    Innanzitutto c’è da ricordare che gli evidenziatori, una volta esauriti, non vanno gettati nella plastica. L’inchiostro non è riciclabile. Non sarò certo io a dirvi di non evidenziare, io per prima non potrei farne a meno, ma vi voglio dare una valida alternativa. L’eco-evidenziatore.

    Ci sono infatti in commercio degli evidenziatori con inchiostro pigmentato, ricaricabili e in materiale riciclato che fanno proprio al caso nostro. Riduci la plastica (di cui sono fatti), la chimicità dell’inchiostro e ne prolunghi la durata. L’inchiostro pigmentato, infatti, tende a non perdere brillantezza nel tempo e a non prosciugarsi così in fretta. Perfetta la linea ECO di Edding, con inchiostro a base d’acqua.

    Evidenziatore ecologico

    L’ultima idea, creiamo insieme la carta riciclata

    Questo, più che un consiglio, è un gioco. Adatto ai genitori dei bimbi più piccoli. Utile a sperimentare, capire e, soprattutto, sensibilizzare anche i più giovani sul tema del riciclo.

    Il processo di creazione della carta riciclata, che sembra una cosa complicatissima detta così, è un procedimento semplice e divertente. Realizzabile in casa e senza dover acquistare nessun attrezzo, permetterà ai bambini di capire il concetto di riutilizzo, sporcandosi le mani in prima persona. Visto che non siamo un blog di creativi, vi rimando a chi ne sa sicuramente più di me. Su WikiHow trovate il processo passo per passo, con immagini e suggerimenti.

    Potete utilizzare di tutto. Vecchi giornali, cartoncini, sacchetti del pane e chi più ne ha più ne metta. La carta ricavata sarà grezza e poco sottile, ovviamente, ma risulterà perfetta per i bigliettini di Natale home-made. Sì, ho detto Natale. Lo sappiamo tutti che, iniziato settembre, le feste son dietro l’angolo.

    Buon inizio a tutti, stay eco-cool!

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