(Aggiornamento Novembre 2022)

Dal 1° ottobre 2022 fino al termine del servizio di Maggior Tutela per le forniture di gas domestico – attualmente previsto per il 10 gennaio 2024 – cambierà l’indice di riferimento utilizzato per la determinazione del costo della materia prima: si passerà dal TTF, il principale mercato all’ingrosso europeo, al PSV, il punto di scambio virtuale italiano.
Questa modifica fa seguito alla delibera rilasciata da ARERA del 29 luglio scorso, in cui si è sancito ufficialmente l’abbandono del parametro utilizzato finora.
Una rivoluzione senza precedenti; infatti, Il principale cambiamento riguarderà l’aggiornamento del prezzo finale pagato dalle famiglie, il quale avverrà mensilmente (come per quasi tutti gli operatori del Mercato Libero) e non più ogni tre mesi.
Mercato Tutelato: perché è cambiato l’indice per determinare il prezzo del gas?
Il vertiginoso aumento delle tariffe legato alla situazione geo-politica che stiamo vivendo in Europa non consente più di fissare il prezzo trimestralmente: prima della crisi, i prezzi erano abbastanza stabili e prevedibili, e un adeguamento trimestrale era sufficiente a compensare aumenti e riduzioni degli indici. Il prezzo trimestrale della Maggior Tutela costituiva una media accettabile dell’andamento previsto per il trimestre successivo. Oggi, questo non è più possibile: un prezzo fissato trimestralmente, a fronte di aumenti repentini, resterebbe – com’è accaduto nei mesi scorsi – bloccato alla metà del prezzo effettivo del gas per un periodo molto lungo. D’altro canto, a fronte di una forte volatilità del mercato, un adeguamento mensile dei prezzi permetterebbe anche di rispondere con maggior prontezza a oscillazioni positive del mercato, trasferendo nell’immediato eventuali vantaggi derivanti dall’adozione di misure a tutela dei consumatori, come il tetto al prezzo del gas a livello europeo.
A prescindere dalla situazione eccezionale che ci stiamo trovando ad affrontare – e che auspichiamo termini il prima possibile – di fatto con questa decisione viene meno la differenza sostanziale che restava tra Tutela e Mercato Libero a livello di struttura tariffaria.
Staremo a vedere come evolverà la situazione e soprattutto come questo cambiamento verrà recepito dagli utenti coinvolti (nel 2021 il Mercato Tutelato ne contava ancora oltre 12 milioni). La cosa certa è che questo servizio sta gradualmente procedendo verso la sua cessazione definitiva per tutte le tipologie di clienti: Il 10 gennaio 2024 toccherà anche a quelli con contratti domestici luce.
Il passaggio obbligatorio al Mercato Libero consentirà a ciascun utente di scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze e di sottoscrivere le offerte più competitive.