
Cari clienti e lettori di Enjoy Energy, rieccoci con l’appuntamento mensile sull’andamento degli Indici Energetici italiani, stavolta quelli del mese di luglio 2021. Come sempre vedremo l’indice PUN (luce), e gli indici del gas: PFOR e PSV.
Ci sarebbe piaciuto finalmente dare qualche buona notizia al riguardo, dopo tutti gli incrementi imprevisti dei mesi scorsi, eppure questa crisi dei prezzi sembra non avere fine: gli indici hanno avuto ulteriori impennate, persino peggio dei già pessimistici forward comunicati il mese scorso…
Luce: il PUN di luglio 2021
L’energia elettrica non è mai costata così tanto: il Prezzo Unico era salito del 22% il mese scorso, e a luglio ha subito un ulteriore sbalzo del 21%, andando a sforare il “muro” dei 100€/MWh, ancora peggio delle già grame previsioni degli indici forward pubblicati il mese scorso. Si è ristabilita la distribuzione dei prezzi sulle tre fasce conla Fascia 2 adesso meno cara della Fascia 1. Come sempre, vi ricordiamo l’importanza di questi dettagli quando si sceglie una tariffa.
A voi (mettetevi seduti, è meglio) i valori medi del PUN di luglio, come pubblicati sul sito del Gestore dei Mercati Elettrici mercatoelettrico.org, espressi in €/MWh.
F1 | F2 | F3 |
ore di picco | ore intermedie | ore fuori punta |
110,47 | 108,36 | 93,12 |
I valori indicati sono la media aritmetica di tutti i valori orari assunti dal PUN del mese, articolati per Fascia oraria, e costituisce la base di riferimento per il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica. Quasi tutte le offerte a tariffa variabile dei vari operatori italiani (tra cui quelle di Enjoy Energy) sono basate su questo valore.
Se pensiamo che a maggio dello scorso anno un MWh di energia elettrica costava all’ingrosso 21,8€, ci rendiamo conto che i prezzi sono più che quadruplicati nel giro di poco più di un anno, come appare evidente dal grafico di seguito:

Le Fasce sono quelle definite da ARERA nella Delibera 181/2006, ovvero:
F1 | dalle 8 alle 19, da lunedì a venerdì |
F2 | dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 da lunedì a venerdì; dalle 7 alle 23 del sabato |
F3 | dalle 23 alle 7 da lunedì a sabato; tutte le ore di domenica e dei giorni festivi |
Gas: PFOR e PSV di luglio 2021
Il mercato del gas naturale è un po’ più complesso e occorre tenere d’occhio due indici, PSV e PFOR. Questi indicatori del prezzo all’ingrosso della materia gas vengono utilizzati dai vari operatori italiani per creare le proprie tariffe in base alle relative strategie commerciali. PFOR è l’indice su cui basa le proprie offerte il Servizio di Tutela, ed Enjoy Energy si è adeguata a tale indice a partire dal mese di aprile 2021, prevedendo una risalita eccessiva del PSV (i numeri ci hanno dato ragione, e luglio come vedrete lo fa ancor di più…); tariffe basate su PSV, infatti, risultano a oggi estremamente costose.
Il PSV (Punto di Scambio Virtuale, sistema elettronico amministrato dal Gestore dei Mercati Elettrici) è la media mensile dei prezzi Bid e Offer delle quotazioni giornaliere, pubblicate da ICIS Heren — European Spot Gas Markets sotto il titolo “PSV Price Assessment”.
Il PFOR, normato da ARERA con deliberazione 9 maggio 2013, 196/2013/R/gas, ha aggiornamento trimestrale ed è pubblicato dall’Autorità stessa. Il PFOR del trimestre è dato dalla media aritmetica delle quotazioni forward trimestrali OTC relative al trimestre t-esimo del gas, presso l’hub TTF e rilevate da Platts, con riferimento al secondo mese solare antecedente il trimestre t-esimo.
PSV e PFOR hanno spesso valori molto divergenti: l’impatto sul costo finale della fornitura è spesso più importante dello spread, o delle altre voci di costo ai fini del risparmio in bolletta. In caso di periodi in cui gli indici sono molto alti, questo è ancora più vero.
I valori originali dei due indici sono pubblicati in GJ e MWh. Per evitare mal di testa, eccoli a voi già convertiti in centesimi di € per Smc, visto che in fin dei conti in bolletta ve li ritrovate così…
PFOR | PSV |
26,5 | 37,8 |
Nel mese di luglio, il PFOR subisce la sua variazione trimestrale, schizzando a 26,5 da 17,7, ovvero un incremento quasi del 50%! Questo valore resterà fisso per il terzo trimestre 2021 ed è, tutto sommato, rientrante in quanto previsto dai valori forward di Acquirente Unico, di cui parlavamo nello scorso articolo sugli indici energetici di giugno 2021. Ma ancora peggio resta il PSV, che impazza a un valore di 37,8, crescendo del 26%.
Gli indici PSV e PFOR hanno subito nell’ultimo anno una crescita impressionante. Ecco una visione d’insieme:

Ci sarà una fine a questo trend?